mercoledì 20 aprile 2016

Arrivederci Roma




Non c’è da esser schiavi di fazioni
in questi giorni che é fatica esser diversi
e per questioni di stragi e religioni
per strada ci sentiamo un pò più persi.
Lasciam per un momento le questioni
per cui s’azzuffan ghibillini e guelfi,
che ogni cuor batterà le sue ragioni
ma un capitan l’alleggerisce con un selfie.
A volte in tutto questo gran vespaio
ci fa assaggiare il miel del suo cucchiaio.
I mercenari cambiano casacca,
la sua dalla pelle non si stacca,
timbrata con il 10 in porta santa
ché Arrivederci Roma lui non canta.

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